Descrizione
Su questa festa hanno scritto il Fazello, il Brandi e il Rubilotta, che raccontano dei miracoli avvenuti durante le processioni. Anche il Pitrè nell'opra "Feste patronali in Sicilia" insiste sulla potenza taumaturgica di San Filippo.
In passato il fercolo, "a vara", veniva portato in processione dai più devoti fedeli, tra i quali i "mastri", che avevano il compito di indicare il percorso e di dare il ritmo alla processione, facendo uso dei "cianciana", grossi anelli di ferro.
Oggi la festa ha un tono solenne, ma meno sfarzoso e pittoresco del passato, anche se il popolo continua a parteciparvi con grande intensità. Le celebrazioni liturgiche della vigilia non si svolgono più la mattina, ma la sera ed hanno il loro fulcro nella celebrazione eucaristica. Dopo la messa, si snoda la processione con l'urna contenente le reliquie del Santo, che giunge dinanzi alla chiesa di S. Antonio per ritornare subito nell'abbazia di S. Filippo. Il 12 maggio, nelle ore antimeridiane, vengono celebrate diverse messe a cui partecipano numerosi fedeli, alcuni dei quali sciolgono i voti al Santo. Nel pomeriggio si svolge la processione con il "braccio di San Filippo", che parte dalla chiesa del SS. Salvatore al calar del sole (a cuddata 'o suli) e si conclude alla chiesa dell'Abbazia. Alla processione prendono parte il clero, le autorità cittadine, le rimanenti confraternite e la folla dei devoti, a piedi scalzi e recante grandi ceri votivi. Alla fine della processione i fedeli si riuniscono nell'abbazia di San Filippo, ove baciano la reliquia benedetta. La festa religiosa è sempre accompagnata da pittoreschi ed imponenti giochi pirotecnici.
A chi è rivolto
A tutti
Date e orari
12 mag
12
mag
Costo
Gratuito
Luogo
Punti di contatto
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Ultimo aggiornamento: 27 giugno 2024, 11:06